Mal di schiena e seduta scomoda nel ciclismo

Nel pensare comune dei ciclisti lo squilibrio di pedalata, il fastidio sul sellino oppure il dolore di schiena sono riconducibili ad un assetto sbagliato, questo è certamente vero, ma tra le cause possibili ritroviamo anche casi diversi.

Il mal di schiena mentre si pedala

La sensazione di pedalare differentemente tra un arto e l’altro, il fastidio al perineo oppure l’appoggio prevalente su un lato del sedere, la parestesia di una mano ed altre problematiche del ciclista sono i casi tipici di uno squilibrio di rapporto tra ciclista e bicicletta.

L’equilibrio posturale è una condizione necessaria per svolgere l’attività ciclistica in comfort e salute, durante la valutazione posturale è possibile definire la logica posturale e fare una “foto” dello stato attuale del ciclista.

Questo passaggio è fondamentale per la definizione del setting ottimale della bicicletta, tra cui la scelta dei componenti ed il loro posizionamento, consente inoltre di definire le eventuali disarmonie su cui lavorare per risolvere le limitazioni di movimento.

L’appoggio podalico può indicare l’espressione a terra della logica posturale, ed uno squilibrio di peso è certamente compromettente per l’assetto e la simmetria della posizione del ciclista.

L’organizzazione muscolo scheletrica in caso di peso maggiore su un piede vedrà delle zone asimmetriche di tensione sulla colonna che compromettono in forma variabile la capacità di sedere dritti sul sellino.

Cosa fare per risolvere questo problema?

  1. E’ necessario partire da un attento esame posturale svolto da professionisti esperti;
  2. Impostazione della bicicletta, bike fitting;
  3. Definizione e svolgimento di un piano di riprogrammazione posturale (autonomo o assistito in base al caso); 
  4. Controllo dei cambiamenti posturali avvenuti;
  5. Aggiornamento delle impostazioni dell’assetto ciclistico;
  6. Se necessario ripetere i passaggi 3-4-5.

Esempio di strategia efficace per il ciclista.

Il ciclista in questione si è presentato al controllo lamentando dolore di schiena durante la fasi intense di pedalata. Attraverso l’esame posturale (tralasciano i dettagli) abbiamo riscontrato un sovraccarico di peso sull’arto destro ed un leggero varismo del retropiede (visibile nella foto a sinistra). Definito il piano di riprogrammazione ha svolto per 2 mesi uno schema di routine di 10’ da effettuare giornalmente.

Durante il controllo, confrontando i due appoggi,  vediamo la situazione nettamente migliorata.

Stabilogramma del peso nei due test in esame, da sinistra a destra è evidente il miglioramento  del baricentro.

Il miglioramento posturale ottenuto si tradurrà in una migliore:

  1. Statica posturale, quindi qualità della vita e della fisiologia corporea;
  2. Equilibrio muscolare, il ciclista che siede dritto e non ha limitazioni nel movimento della colonna ha una pedalata più efficace ed una stancabilità inferiore rispetto ad un ciclista con seduta scomoda ed asimmetrica;
  3. Risoluzione di eventuali affaticamenti della schiena in bicicletta, il peso viene gestito al meglio e la colonna non ha affaticamenti anomali (ad esempio dolore di schiena dopo le salite).

In conclusione, in caso di dolore articolare, muscolare, seduta scomoda o altro è necessario il bike fitting, il servizio deve prevedere l’analisi del ciclista prima dell’analisi della bici così da orientare al meglio il lavoro e definire la strategia ottimale per il caso specifico

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