Cervicalgia nel ciclismo, da cosa dipende il dolore cervicale nel ciclismo

Dolore cervicale nel ciclismo.

Solitamente il dolore cervicale nel ciclismo è maggiormente presente nelle discipline dove si richiede una posizione flessa del busto, quindi tutte le specialità veloci, crono, pista e ciclismo in linea (anche nel triathlon) mentre nelle discipline più lente e dove l’inclinazione del tronco non è esasperata è meno presente, ciclismo fuoristrada, ciclocross ecc)

La necessità di inclinare il tronco in avanti ed al contempo di guardare la strada davanti a sé richiede una buona salute e mobilità della colonna vertebrale, questa posizione imposta nel ciclismo non è spesso compatibile con le comuni problematiche posturali che colpiscono gran parte della popolazione.

La modificazione delle curve della colonna vertebrale può dipendere da adattamenti strutturali a necessità posturali, viscerali, abitudinarie, traumatiche, organiche ecc quindi nell’anamnesi e nell’analisi va considerato tutto il necessario per agire al meglio nell’impostazione della bici (bike fit) e nel consiglio clinico da proporre al ciclista che desidera risolvere il dolore cervicale. Le alterazioni posturali possono comportare la comparsa di ernie cervicali, questa problematica a seconda dell’entità dell’ernia e della sua posizione può non rappresentare un limite all’attività ciclistica, occorre comunque un consulto specialistico in caso di fastidio importante.

Il dolore cervicale (cervicalgia) nel ciclismo si presenta in diverse occasioni:

La bici deve seguire le necessità della colonna vertebrale considerando tutto l’insieme corporeo. Il dolore cervicale da compressione o affaticamento muscolare in bicicletta sopraggiunge quando nel mantenere la posizione imposta dalla bici la lordosi della cervicale deve svolgere un movimento eccessivo di estensione . 

Dopo aver verificato la mobilità e le caratteristiche della colonna dal ciclista la bici deve essere impostata considerando le diverse necessità della disciplina di interesse, comodità e prestazione sono sempre presenti e prevedono spesso un compromesso che solo un buon biomeccanico riuscirà a trovare.

Nei casi più complessi l’attività del biomeccanico può prevedere diversi step di analisi su un periodo di tempo definito durante il quale è preferibile associare della fisioterapia e della posturale alla modifica ponderata delle quote e dei componenti della bici.

La classificazione del fastidio da parte del ciclista può essere condotta considerando:

  • Tempo necessario al presentarsi della sintomatologia dolorosa ed il suo perdurare nel tempo;
  • Entità del dolore espresso in scala da 0 a 10 ;
  • Problematiche connesse e sopraggiunte durante la pratica sportiva (parestesia delle dita, limitazioni dei riflessi, nausea, ecc).

La posizione della cervicale è frutto di tutta l’impostazione del mezzo, a partire dal pedale, la scelta del sellino ed il suo posizionamento,la posizione del manubrio e la scelta oculata di telaio, accessori ecc .

Gli errori comuni che comportano il dolore cervicale nel ciclismo sono ricollegabili alla posizione errata dello sterzo, troppo alto o troppo basso, troppo vicino o troppo lontano dall ottimale fisiologico personale. Come anticipato sopra lo sterzo non rappresenta però l’unico componente da controllare in caso di affaticamento cervicale quindi valutate sempre il consulto di un professionista.

Analisi Biomeccanica per il ciclismo